Albergatori impauriti da tripadvisor.Uso abusivo e incontrollato delle recensioni

Bibbia dei viaggiatori-Tempo di vacanze,tempo di Tripadvisor. I viaggiatori e cultori dell’enogastronomia itinerante, di ultima generazione, difficilmente pernottano in alberghi o si avventurano in ristoranti e agriturismi senza dare un occhio alle recensioni del “gufo” ( è il logo del sito ).
Il portale, infatti consente di recensire e guardare i commenti di altri clienti, di migliaia di strutture in tutto il mondo. Recensioni incontrollate ?-La crescente influenza che Tripadvisor ha conseguito negli anni, sembra preoccupare i nostri operatori turistici. Dalla costa toscana è iniziata una crociata dei ristoratori, mettendo in discussione l’obiettività dei commenti. Il Comitas ( ente di assistenza degli albergatori ) ha chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza, di prendere provvedimenti contro l’uso abusivo e incontrollato delle recensioni su Tripadvisor. Diritto di replica alle critiche -In un intervista alla Nazione, il proprietario di un locale parla di un “sistema di recensioni infernali: chiunque può demolirti in cinque minuti recensendo la tua struttura senza neanche aver mai pranzato da te “. Eppure il portale, permette al proprietario di una struttura o di un locale, di replicare alle recensioni negative. Come confermato da Lorenzo Brufani, portavoce di Tripadvisor Italia a SoS albergatori. Tutela della privacy-Nell’intervista in questione, viene rincarata la dose. L’accusa è che i giudizi negativi, o almeno una parte di essi, vengano remunerati da concorrenti sleali per delegittimare le altre strutture. Senza che l’autore abbia messo piede, nell’albergo recensito. Conseguentemente si lamenta il fatto che venga tutelata esclusivamente la privacy del cliente, o presunto tale, mentre l’albergatore è comunque sempre esposto.Per ovviare a ciò, molti operatori turistici, auspicherebbero l’inserimento da parte di Tripadvisor di una clausola che renda necessaria la pubblicazione di nome e cognome, accanto alla recensione. Idea assolutamente impraticabile , che ovviamente viene cassata dai responsabili del sito:”c’é un problema di privacy…Tripadvisor deve garantire la privacy del singolo navigatore.” La soluzione Holiday Lettings-Eppure una soluzione esiste già. Perché di fronte al legittimo diritto degli utenti alla privacy, è importante dissolvere ogni dubbio sull’effettiva presenza del recensore nella struttura. Proprio Tripadvisor, ha acquisito lo scorso anno, il sito Holiday Lettings, dedicato ai soggiorni in case vacanze. Qui è stato implementato un sistema interessante. Viene chiesto al relativo proprietario, se quell’ospite ha effettivamente soggiornato nella sua struttura. Solo in seguito alla conferma la recensione sarà visibile on line. Si potrebbe allargare il metodo, anche al “fratello maggiore”. Il bavaglio ai consumatori-Nutro da sempre molte perplessità, nei confronti di coloro,che in qualche modo, desiderano imbavagliare il web. Tripadvisor è uno strumento che permette ai consumatori, cioè all’ultimo anello della catena economica ma il più importante, di fare scelte consapevoli. Sono un fruitore del “gufo” da molti anni. Le indicazioni e i suggerimenti degli utenti, mi hanno permesso di spendere sempre bene e senza sorprese, il mio denaro per le vacanze. In fin dei conti se i commenti critici, sono prezzolati, potrebbero esserlo anche quelli positivi. Basso rapporto qualità prezzo-Ci sono risvolti e contrasti che nel nostro Paese, spesso stridono quando si parla di concorrenza. Parola evocata molto, anzi moltissimo, fino a quando compare per davvero. Anche nel settore turistico, dove il rapporto qualità-prezzo inferiore ad altri paesi, ha drasticamente diminuito le prenotazioni prima della crisi economica e di Tripadvisor. Reclami,conti salati e personale inadeguato- Ogni anno le associazioni dei consumatori,sono subissate da reclami sulle inadempienze delle strutture turistiche. Unici in Europa, paghiamo il servizio ristorante. Eppure, subito dopo le presunte recensioni inattendibili, per gli albergatori la criticità maggiore sono i commenti sul personale magari scortese o poco professionale. Un conto è esprimere disagio per(sic)un ascensore troppo stretto, altro è doversi confrontare con dei cafoni, perché i clienti dovrebbero subirli? Concorrenza: nessuno la vuole -Allora si chiedono gli aiuti di Stato, perché il maltempo ha fatto crollare le prenotazioni ( è accaduto veramente alcuni anni fa ). Si impegnano energie, per limitare le ragioni dei consumatori. Magari cercare di fare solo meglio dei concorrenti ? Potrebbe essere un idea - See more at: http://www.observant.it/2012/09/12/le-vacanze-della-crisi-chi-ha-paura-di-tripadvisor/#sthash.lUZMQBbw.dpuf
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